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mercoledì 5 ottobre 2016

Approfondimento sui numeri romani

I numeri romani vennero soppiantati nel Medioevo dalla numerazione araba (quella che usiamo ancora oggi: 1, 2, 3, 4, 5, etc..).
I Romani, come quasi tutti i popoli antichi, non utilizzavano lo zero. E infatti anche la parola "zero" viene dall'arabo "sifr" (che poi ha dato origine anche alla nostra parola "cifra").
Ecco alcuni utilizzi "moderni" dei numeri romani, utili per ripassare.




Ecco invece il quadrante con i numeri romani (si trova ancora oggi su alcuni orologi da polso).


Invece, ecco il modello di un gioco oggi famoso come "Sudoku", ma che già venne inventato diversi secoli fa in Europa.
Qui si trovano, presi dal sito "mondimedievali.net", alcuni esempi. Il gioco è più o meno come il sudoku. Non devono ripetersi nella stessa riga o colonna i numeri da 1 a 9.


Ricordiamo che oggi i numeri romani utilizzati nell'Italiano scritto hanno valore solamente ORDINALE. Quindi significano "Primo, secondo, terzo, quarto, etc...".
Ecco perché scriviamo III B, IV C, I A...

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